Descrizione
La Moringa è un arbusto tropicale ed equatoriale di origini indiane ma diffuso ormai in tutto il pianeta. La pianta raggiunge in natura anche i 10 metri di altezza e le foglie sono molli e spugnose, il legno è debole e i rami sono penduli, intrecciati e sottili.
Le radici hanno un odore e un sapore di ravanello, ed è per questo motivo che la pianta è chiamata anche pianta del rafano. E’ molto resistente alla siccità ma non al fuoco. Tutta la pianta è commestibile ed è molto nutriente.
Il contenuto proteico delle parti della pianta è completo, ovvero contengono tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno proteico, anche quelli pregiati.
Questo fatto è pressoché unico tra i vegetali: si può definire la Moringa come l’unica pianta oggi nota con tali caratteristiche. Le foglie possono essere mangiate e sono molto ricche in proteine, vitamine e sali minerali.
Hanno un sapore leggermente piccante e gradevole anche allo stato crudo. Spesso sono preparate in insalata; possono anche essere cotte come gli spinaci. Contengono il 25% in peso di proteine. Le foglie sono fortemente appetite da tutti gli erbivori, anche da pesci erbivori come le carpe che ne sono molto ghiotte.
E’ una pianta mellifera, e quindi può esser prodotto il miele dai suoi fiori. I semi vengono assunti bolliti o tostati e hanno il sapore dei ceci. L’estrazione di olio dai semi è un’importantissima risorsa: i semi contengono dal 30 al 50% di olio (per confronto, le olive ne contengono dall’8 al 20%).
L’olio estratto contiene dal 65 al 76% di acido oleico che è lo stesso grasso insaturo dell’olio d’oliva. L’olio è dolce e saporito e non irrancidisce. È perfettamente adatto all’alimentazione umana.
Estratti gli oli dai semi, la pasta residua contiene il 60% di proteine pregiate. Le proteine ottenute della pasta residua sono adatte per l’alimentazione umana.
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