L’issopo è una pianta erbacea perenne i cui fiori sono sovente frequentati dalle api poiché sono ricchi di nettare. E’ una pianta spontanea e raramente viene coltivata. Si presenta cespugliosa, legnosa alla base e molto aromatica. E’ alta circa 30 cm e le foglie sono opposte e glandulose. I fiori sono piccoli, ermafroditi e sono raggruppati in verticilli che formano delle spighe laterali. Presentano un calice tuboloso. Il frutto è un achenio molto piccolo. Tutte le parti della pianta sono caratterizzate da un aroma intenso e piccante e destinate all’estrazione dell’essenza di issopo che viene utilizzata dai produttori di cosmetici e liquori e dalle officine erboristiche.
La coltivazione può essere remunerativa dove c’è molta richiesta di essenza e la raccolta delle piante spontanee è troppo costosa. La pianta si propaga per seme o per talea. La semina si esegue in giugno-luglio in semenzaio a terra oppure in contenitori. L’issopo cresce bene sui terreni calcarei, sciolti, preferibilmente in collina. Questa pianta è molto resistente al freddo e al secco. In fatto di fertilità non richiede molte attenzioni, in casi particolari si può effettuare una concimazione a base di letame o di zolfo. Mediamente queste piante hanno un ciclo produttivo che dura 4-5 anni.
La raccolta per l’estrazione dell’essenza avviene quando la pianta è in piena fioritura, cioè a giugno. I rametti si tagliano alla base nel punto in cui finisce la parte legnosa così che la pianta possa ricrescere.
È originaria dell’Europa del sud e dell’Asia occidentale e cresce spontaneamente in prevalenza nelle zone montane dell’Italia del nord fino ai 1200 m s.l.m.
Ha un sapore di menta un po’ amaro e può essere aggiunto alle minestre, alle insalate o alle carni, anche se dovrebbe essere usato con parsimonia poiché il sapore è molto forte. Entra nella composizione del liquore Chartreuse e di alcuni tipi di assenzio.
L’issopo è un ingrediente dell’acqua di Colonia. Viene usato anche in alcune celebrazioni liturgiche della Chiesa cattolica per aspergere l’assemblea di fedeli. Nell’Esodo, durante la “notte della veglia”, fu la pianta che gli ebrei usarono per cospargere di sangue d’agnello gli stipiti delle loro porte per segnalare al Distruttore di risparmiare i loro primogeniti.
Le proprietà dell’issopo sono: digestiva, espettorante, balsamica, diuretica e antisettica.
Le sommità fiorite dell’issopo contengono flavonoidi, tannini, sostanze amare (marrubina) e un gradevolissimo olio essenziale, responsabile della maggior parte delle sue proprietà balsamiche ed espettoranti per le vie respiratorie. In fitoterapia si utilizza per sedare la tosse e gli attacchi d’asma, perché fluidifica e aiuta a eliminare il catarro soprattutto dei bronchi e dei polmoni.
E’ grazie al suo olio essenziale che l’issopo possiede proprietà digestive: stimola infatti la secrezione dei succhi gastrici, favorisce i processi digestivi ed elimina i gas intestinali.
La presenza dei flavonoidi conferisce all’issopo un’azione diuretica e antisettica per le vie urinarie, in grado di aumentare la diuresi e mantenere libero da batteri il condotto urinario, utile nelle infezioni batteriche e infiammazioni, per curare la cistite.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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