Il Ginkgo ha dimostrato scientificamente diverse proprietà benefiche per l’organismo umano, specialmente per la circolazione sanguigna centrale e periferica e con grandi benefici anche per il cervello. Oggi questa pianta viene utilizzata anche per migliorare la concentrazione, per superare lo stress, per la pesantezza di gambe e caviglie e per migliorare l’umore.
Il Ginkgo è l’unica specie della famiglia delle Ginkgoaceae a essere sopravvissuta. E’ un albero antichissimo le cui origini risalgono addirittura a 250 milioni di anni fa e per questo è considerato uno dei pochissimi fossili viventi.
E’ originario della Cina ed è conosciuto anche con il nome di Albero di Capelvenere. Il nome Ginkgo probabilmente deriva da un’errata trascrizione del botanico tedesco Kaempfer, che in antico cinese significava “albicocca d’argento”. Il termine biolca invece deriva dal latino e fa riferimento alla divisione in lobi delle foglie, a forma di ventaglio.
L’albero raggiunge anche i 40 metri di altezza e il diametro della sua chioma si apre fino a circa 10 metri. La corteccia è liscia e color argento nelle piante giovani e diventa brunastra in quelle adulte. Le foglie, decidue, sono grandi 6-8 cm e sono lungamente picciolate. In autunno assumono una colorazione giallognola dai colori molto vivi. La pianta non ha fiori (almeno non come intendiamo noi l’idea di fiore) e presenta strutture maschili e femminili su piante differenti e la fioritura è primaverile.
E’ una specie eliofila, ossia che predilige una posizione soleggiata e un clima fresco. Non è particolarmente esigente in termini di terreno anche se vive meglio in terreni acidi. Sopporta bene le basse temperature e resiste senza danni anche fino a -35° C. E’ una pianta che non tollera le potature, infatti i rami accorciati di norma seccano.
Il Ginkgo contiene le seguenti molecole: terpene trilattone, responsabile delle proprietà neuromodulatorie e che ha un’azione sulla cellula nervosa agendo come neurotrasmettitore;
Ginkgolidi (A, B e C), dalle proprietà antagoniste del fattore attivante le piastrine (PAF), inibendo così l’aggregazione piastrinica e promuovendo l’aumento del flusso sanguigno;
flavonoidi, che sono dei potentissimi antiossidanti, molto studiati per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e infiammatorie.
Le proprietà del Ginkgo Biloba sono: antinfiammatoria, antiossidante, cardiotonica, antidepressiva. Grazie alle sue capacità, il ginkgo è usato nei trattamenti di insufficienza venosa, per migliorare memoria e prestazioni cerebrali, per favorire la circolazione, in caso di allergie e come aiuto contro il cattivo umore.
Migliora l’ossigenazione del sangue, promuovendo effetti benefici su tutto l’organismo. Agisce sia sulla circolazione centrale che su quella periferica e quindi aiuta nei casi di pesantezza delle gambe o gonfiori ai piedi. Grazie al miglioramento della circolazione il Ginkgo è un valido aiuto per le emorroidi e per le disfunzioni erettili. Sempre per le sue proprietà cardiotoniche è usato per la cura della “claudicatio intermittens”, un disturbo della deambulazione, spesso sintomo di una malattia occlusiva arteriosa periferica.
Grazie all’azione sul microcircolo cerebrale, il Ginkgo aiuta le facoltà intellettive, la memoria a breve termine e la capacità di concentrazione. E’ molto usato come aiuto nei trattamenti di malattie correlate all’età e che investono la memoria e la concentrazione. E’ stato scientificamente provato che il Ginkgo è in grado di stabilizzare il declino cognitivo e la demenza nei pazienti anziani o con sintomi neuropsichiatrici. È molto usato per il trattamento dell’Alzheimer.
Questa caratteristica è dovuta proprio alla presenza di flavonoidi e ginkgolidi che migliorano la microcircolazione a livello cerebrale, con una più alta produzione di energia mitocondriale e neuroplasticità, rendendo cioè il cervello maggiormente flessibile e reattivo a nuovi stimoli.
Un’altra interessante proprietà del Ginkgo è quella di evitare l’aggregazione piastrinica e quindi quei pericolosi coauguli che si possono formare nel sangue. E’ molto utile dunque per ridurre i rischi di infarti e trombosi.
I ginkgolidi e i flavonoidi contenuti nel ginkgo biloba hanno altresì proprietà antiossidanti, in grado cioè di ritardare l’invecchiamento cellulare e agiscono come pulitori dei radicali liberi (le molecole con effetto nocivo sull’organismo e responsabili dell’invecchiamento).
Il Ginkgo è un ottimo rimedio per le allergie poiché riduce il rilascio di istamina responsabile delle fastidiose reazioni e ha attività anti-PAF (Platelet aggregating factor), evitando che questa sostanza si leghi alle mucose dei bronchi e le restringa con effetti dannosi sulla respirazione.
E’ un validissimo aiuto nei riguardi dell’umore. Svolge infatti un’azione antidepressiva apportando benefici generali alla persona, stabilizzando l’umore nei casi più variabili.
Anche se attualmente la pianta di Ginkgo Biloba si trova un po’ in diverse parti del mondo ed è molto apprezzata anche come pianta ornamentale per parchi e giardini, la sua origine è cinese ed è antichissima, a tal punto che si ritiene sia proprio il Ginkgo la pianta a semi più antica del mondo.
E’ bene evitare di assumerlo nel caso in cui si faccia uso di farmaci antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti e soprattutto bisogna evitarne l’assunzione nel caso in cui si assuma cardioaspirina. E’ buona norma evitare di assumerlo se si assumono farmaci diuretici e/o trombolitici. Inutile sottolineare anche di evitarne l’assunzione in donne durante la gravidanza o allattamento.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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