Descrizione
Il Gelso nero, chiamato anche moro nero, è un albero da frutto molto longevo che appartiene alla famiglia della Moracee. Il Gelso nero può diventare un albero centenario e ha le foglie caduche e latifoglie. Raggiunge un’altezza anche di 20 metri, anche se abitualmente è alto la metà.
La foglia, pubescente nella parte inferiore, è ruvida nella parte superiore e cuneiforme alla base. Il frutto, chiamato sorriso, è conosciuto con il nome comune di mora di gelso ed è formato da piccole bacche carnose dal colore rosso violaceo e dal sapore molto dolce. Le foglie hanno il margine dentato e la chioma è caratterizzata da rami molto robusti.
Deve il suo nome al colore scuro delle gemme e non già al colore dei suoi frutti. Il Gelso Nero è un po’ meno resistente rispetto agli altri gelsi e per questo motivo è maggiormente diffuso nelle zone meridionali. In passato era più sfruttato per i suoi dolci frutti, oggi invece si tende a coltivarlo come pianta ornamentale. E’ un albero molto rustico e resistente anche se le foglie sono molto appetite dalle farfalle, oltre che dal baco da seta.
In Sicilia è molto usato come albero da frutto e per la produzione di marmellate e confetture. In alcune zone della Sicilia è rinomata la granita di more di gelso. Anche le foglie si prestano per il consumo umano, essendo particolarmente dolci. In Veneto vi era l’abitudine di piantare il Gelso Nero vicino ai pollai poiché le galline sono molto ghiotte dei suoi frutti. In Calabria si adopera il suo legno per la produzione degli stampi di alcuni particolari formaggi come il Musulupu, ma anche come collare per bovini, ovini e caprini.
Il Gelso nella medicina ufficiale non ha ottenuto alcuna approvazione per impieghi terapeutici anche se in effetti sono stati condotti diversi studi scientifici per indagarne le proprietà.
Per esempio, in uno studio condotto sugli animali da laboratorio è emerso che i flavonoidi e gli antociani contenuti nei frutti del Gelso Nero hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Queste proprietà si evidenziano a causa di un meccanismo che inibisce l’attività di alcune citochine pro-infiammatorie.
Gli stessi flavonoidi, in un altro studio scientifico, hanno permesso di evidenziare le proprietà antiossidanti di questa pianta. Essi sono in grado di abbassare i livelli ematici ed epatici di malondialdeide, un marker che si usa per determinare i danni perossidativi, e che contemporaneamente siano in grado di aumentare l’attività di enzimi quali la superossido dismutasi, la catalasi e la glutatione perossidasi (tutti enzimi fondamentali nei processi di detossificazione delle cellule dai radicali liberi).
In uno studio condotto su animali diabetici è emerso che le foglie, o meglio gli estratti delle foglie, sono utili per diminuire i livelli di glicemia e favorire i livelli ematici dell’insulina.
La medicina popolare invece usa il Gelso Nero come blando lassativo e contro le infiammazioni della mucosa delle vie respiratorie. La medicina tradizionale lo adopera per le sue proprietà diuretiche, astringenti, antisettiche, espettoranti, antipiretiche e antipertensive.
Nella medicina omeopatica infine, il Gelso Nero si adopera nella forma di tintura madre, gocce orali e granuli. In particolare lo si usa nei casi di diabete, vasculopatia diabetica, retinopatia diabetica, ulcere diabetiche, disfagia, ernia iatale e pancreatite cronica.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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