Erica (Calluna Vulgaris)

 12,20

L’Erica, conosciuta anche come Brugo è l’unica specie appartenente al genere Calluna, della famiglia delle ericacee. E’ una suffruticosa perenne che cresce poche decine di centimetri sia in larghezza che in altezza ed è un’aghifoglia sempreverde. Erroneamente viene confusa con l’erica selvatica. Le proprietà dell’Erica sono: astringente, vasocostrittrice, antisettica, diaforetica, antinfiammatoria e antireumatica. Nella pianta sono presenti: glucoside arbutina, tannini, acido fumario, varie sostanze amare, idrochinone arbutasi, leucodelfidina, trichina, eucaliptolo.

COD: 8034 Categoria:

Descrizione

L’Erica, conosciuta anche come Brugo è l’unica specie appartenente al genere Calluna, della famiglia delle ericacee. E’ una suffruticosa perenne che cresce poche decine di centimetri sia in larghezza che in altezza ed è un’aghifoglia sempreverde. Erroneamente viene confusa con l’erica selvatica.

Il nome deriva dal greco e significa pulire, spazzare. In tempi remoti infatti veniva usata per costruire le scope. Il nome vulgaris viene dal latino e significa comune, conosciuto da tutti.

Come scritto poco sopra, la pianta è una suffruticosa e cespitosa, la cui radice è micorrizata. Il fusto è legnoso, tenace, glabro e ha un andamento prostrato, fittamente intrecciato e ramificato che rende il terreno in cui cresce denso e compatto. Cresce mediamente fino a 30-40 cm.

Le foglie sono aghiformi sempreverdi, opposte e alterne a coppia, molto embricate in quattro file a sezione triangolare e hanno una forma lanceolata e squamiforme. Le foglie, sessili, lunghe appena 2-3 millimetri e larghe meno di 1 millimetro.

L’infiorescenza è un racemo apicale con fiori tutti rivolti da un solo lato. All’estremità superiore a volte sono presenti anche alcune foglie tipo brattee. La spiga florale è lunga fino a 30 centimetri.

I fiori sono solitamente di un viola malva, tendente spesso al rosa e leggermente penduli. Questi sono ermafroditi, attinomorfi e tetrameri. Il frutto è una capsula tetraoculare e contiene piccoli semi uno per ogni loculo.

L’erica è una pianta che tollera il pascolo moderato ed è in grado di ricrescere facilmente da incendi occasionali. Rappresenta una fonte di nutrimento per cervi, pecore, e numerosi animali da pascolo che si nutrono dei suoi apici quando la neve copre la vegetazione più bassa. Anche le pernici, i coleotteri e le larve di numerosi lepidotteri si nutrono delle giovani gemme, con il rischio spesso di far morire completamente la pianta. E’ una pianta mellifera e le api producono un ottimo miele dall’Erica.

La pianta è molto comune in Europa, in Siberia occidentale, nell’Asia minore e nell’America settentrionale, soprattutto nelle zone fredde con buone precipitazioni e periodi estivi ristretti. In Italia è comune nelle zone settentrionali , più rara nell’Appennino centrale e totalmente assente al sud e nelle isole. E’ molto facile incontrarla nelle brughiere, in terreni ben drenati, in pieno sole o solo parzialmente in ombra, nei boschi di conifere e torbiere. Si incontra fino a 2500 metri sul livello del mare.

Questa Erica del genere Calluna si distingue da quella del genere Erica per le foglie più piccole e per la corolla e il calice divisi in quattro parti anziché cinque del genere Erica. A volte viene chiamata falsa erica, o erica selvatica ma non è da confondere con l’Erica Carnea che è pure molto simile come portamento, dimensioni e colore.

Le proprietà dell’Erica sono: astringente, vasocostrittrice, antisettica, diaforetica, antinfiammatoria e antireumatica. Nella pianta sono presenti: glucoside arbutina, tannini, acido fumario, varie sostanze amare, idrochinone arbutasi, leucodelfidina, trichina, eucaliptolo.

Con l?erica vengono trattate le infiammazioni alle vie urinarie, cistiti, uretriti e litiasi uratica. E’ un valido aiuto per eliminare urea, acido urico e tossine dall’organismo, grazie ai tannini presenti nella pianta e anche alla sua azione diuretica. Si adopera per la ritenzione idrica, nei pazienti obesi che hanno maggiori necessità di eliminare le sostanze tossiche. Ha anche una leggera azione sedativa per via dei flavonoidi, utili contro l’insonnia.

Ai fiori è delegata la funzione astringente e antisettica mentre i rami sono tra i responsabili dell’azione antiossidante. Con L’Erica si possono produrre decotti, infusi, tinture madri, oleoliti e macerati glicerici. I decotti sono utili come tonificanti per i muscoli e dovrebbero essere usati preferibilmente nei bagni.  Le tinture madri invece sono degli ottimi antibatterici e diuretici. L’oleolito di erica è utile contro le infiammazioni della pelle mentre il macerato glicerico è usato contro cistiti e uretriti. E’ un rimedio usato nei fiori di Bach.

Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.

Informazioni aggiuntive

Origine

Quantità

12-15 g/litro

Tempo

15-20 minuti

Temperatura

100° C

Note

Adatto al Kombucha

Proprietà

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