I Chiodi di Garofano sono i boccioli fiorati dell’albero appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, originario delle isole Molucche in Indonesia e poi portata dall’uomo nelle Antille e in Madagascar. In seguito fu trasferito da Pierre Poivre nell’isola della Réunion intorno al 1750 e successivamente in altre colonie per poter essere coltivato.
Si tratta di un albero sempreverde alto fino a 15 metri con una chioma tondeggiante e dalle foglie lanceolate un po’ ovali, opposte e di color rossastro da giovani che, man mano diventano verde scuro. Se analizzate controluce, su queste foglie sono visibili tanti puntini traslucidi, ricchi di olio essenziale. Le infiorescenze sono simili a pannocchie composte da tantissimi fiori ciascuna, di un colore che va dal cremisi al giallo.
I Chiodi di Garofano sono i boccioli essiccati di questa pianta che nulla hanno a che vedere con il garofano il cui nome deriva semplicemente dalla forma che tali boccioli assumono una volta essiccati.
Oggi viene coltivato quasi esclusivamente in Indonesia, Zanzibar e Madagascar e non si deve confondere questa pianta con il pepe garofano, che è invece un altro nome del pimento.
I chiodi di garofano erano conosciuti già nella Cina di 2200 anni fa, dove erano usati come principio medicamentoso dalla medicina tradizionale cinese dell’epoca. Arrivarono in Europa in modo massivo nel 1700 con le compagnie delle Indie ma la loro presenza è documentata già dai tempi più antichi e anche in altre regioni, come la Siria, o lo stesso impero Romano i cui Patrizi li adoperavano per le loro proprietà antisettiche o per calmare il dolore ai denti.
Divenne una spezie rara ma conosciuta in Europa tramite la via dell’incenso, fin dal medioevo, e Dante stesso, ne parla nell’Inferno come fossero un bene di assoluto lusso, usato dai vani scialacquatori senesi per far la brace per arrosti milionari.
La loro origine è indonesiana e nel 1500 iniziarono a essere importati direttamente dagli europei, grazie ai portoghesi di ritorno da Timor Est e agli olandesi, che ne scoprirono un’ottima fonte nell’isola di Zanzibar e alle Maldive: come già per la Cannella, divennero i principali importatori di una spezie tra le più amate e tra le più care. Gli olandesi e i belgi ne ricavarono in seguito l’olio essenziale che divenne un componente molto amato dalla cosmesi, che nei due paesi fiorì anche grazie a questo.
I chiodi di garofano hanno le seguenti proprietà: anestetica, analgesica, per questo venivano usati in passato come rimedio naturale contro il mal di denti e ancora oggi sono presenti nella composizione di molti disinfettanti orali. Stimolano la circolazione sanguigna, aiutano a vincere la spossatezza, il mal di testa e la perdita di memoria, sono digestivi e tonificanti. Inoltre, sembrerebbe che i chiodi di garofano rientrino tra i cibi dalle proprietà afrodisiache.
Questa spezia ha un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto, addirittura 80 volte più potente di una mela. I chiodi di garofano hanno un profumo forte, dolce e fiorito, con una punta di pepato e di “caldo”. Il composto a cui più si deve questo aroma è l’eugenolo. Il gusto dei chiodi di garofano può ricordare gli infusi di carcadè. Si presentano con la caratteristica forma di chiodo che gli ha tributato il nome. Si acquistano interi, conservati in vasetti, e si utilizzano anche per infusione.
Si usano sia nel dolce che nel salato. Tra i piatti più noti, alcuni dolci di frutta, specie di mele, pandolci e panpepati, biscotti, creme e farciture, liquori e vini aromatizzati; nel Nord Italia è notissimo il vin brulé. Nel salato accompagnano marinate di selvaggina, arrosti, brodi (specie di pollo o gallina) e talvolta formaggi stagionati. Si sposano bene con alcune verdure dolci, come cipolle, cipolline, carote che spesso vengono riposte in conserva con l’accompagnamento di un paio di chiodi di garofano. Sono frequentemente usati per aromatizzare il tè o alcuni infusi.
Fuori della cucina trovano ampio spazio, come già accennato, nella cosmesi, e nell’oggettistica, come pot-pourri e deodorante naturale per ambienti.
I chiodi di garofano inseriti in un’arancia sono usati come alternativa naturale alla canfora e altre sostanze di sintesi contro le tarme, per i vestiti del guardaroba; inseriti in mezzo limone invece sono usati come alternativa naturale alle sostanze commerciali contro le zanzare in camera da letto. Naturalmente questo procedimento funziona fino a quando il limone è fresco, poi va sostituito.
Hanno uno spiccato potere anestetico locale tanto che erano usati per lenire i dolori ai denti e tutt’oggi l’Eugenolo, estratto dall’olio essenziale, viene usato in medicina nei disinfettanti orali e nei farmaci odontalgici (per il trattamento del dolore da carie).
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.