Descrizione
Il Cardo Santo è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle asteracee. Alta mediamente 60 cm, in condizioni favorevoli può arrivare anche a 1 metro; la radice è grande e i fusti grigio-rossastri molto angolosi.
Le foglie sono poco picciolate e molto grandi con lobi triangolari e dentati. Alcune foglie sono lunghe anche fino a 30 cm, mentre le più piccole non superano di 10 cm.
Il capolino è avvolto completamente dalle foglie superiori e i fiori, ermafroditi e fertili, sono generalmente tubulosi e con 4 verticilli e 5 pentameri.
Il frutto è un achenio cilindrico, lungo quasi un centimetro e largo circa 3 mm, bruno, lucente e con fitti solchi paralleli longitudinali, tagliato obliquamente alla base, con ilo laterale. Il pappo è formato da due serie ben distinte di setole (in quella esterna le setole sono più lunghe dell’achenio; in quella interna più corte.
Si diffonde a partire dall’area ovest del mediterraneo con particolare diffusione nel centro e sud Italia. E’ molto comune in pianura, soprattutto nelle zone tirreniche e predilige terreni fertili e profondi. Raramente supera gli 800 metri.
In fitoterapia si usa la pianta essiccata intera e fiorita, poiché ha proprietà tonica, stimolante, emagoga, diuretica e diaforetica. Si usa anche esternamente come impacco per curare le piaghe della pelle, ulcere ed emorroidi.
Contiene principalmente: olio essenziale, un principio amaro denominato cnicina, vitamina A, vitamine del gruppo B, tannini, resine, gomma, fitosterina, mucillaggine, sali minerali, in particolare potassio, calcio e magnesio.
Il Cardo Santo è un potente digestivo grazie alle sue proprietà amaro-toniche ; favorisce, infatti, i processi digestivi, stimola l’appetito, facilita la diuresi e contribuisce a depurare l’organismo, eliminando le tossine accumulate nei tessuti. Aumenta la sudorazione negli stati febbrili, e svolge un’azione emetica, provocando il vomito, in caso d’intossicazione alimentare e d’intossicazioni dovute all’ingestione di veleni. È anche un ottimo dissetante, rinfrescante e dimagrante, utile per chi vuole perdere peso. Infine, recenti studi hanno confermato le proprietà antisettiche del Cardo Santo, da sempre utilizzato nella cura e nel trattamento, come detergente e cicatrizzante, delle ulcere, delle piaghe e delle ferite, soprattutto quelle purulente.
Si può preparare come decotto, in questo caso bisogna far bollire in circa 250ml di acqua, 10g di parti della pianta per almeno 20 minuti. Togliere poi le parti della pianta e addolcire con un po’ di miele e bere ancora caldo.
Se si preferisce un infuso invece bisogna versare sopra 5g di pianta essiccata una tazza di acqua bollente da 350 ml, lasciare in infusione dieci minuti, quindi colare e dolcificare con miele. Bere una tazza d’infuso prima o dopo i pasti principali.
Se si vuole preparare la tintura madre allora bisogna mettere a macerare in 150g di alcool a 70°, 20g di Cardo Santo, dopo 10 giorni filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata sono circa venti gocce, prima o dopo i pasti.
Si può preparare anche un vino medicinale: fare macerare, per una settimana, 20g di cardo santo in un litro di vino rosso. Trascorso il periodo indicato colare e filtrare. Conservare in una bottiglia ben chiusa in un luogo fresco e asciutto e assumerne un cucchiaino prima dei pasti.
Per uso esterno infine fate bollire, per dieci minuti, 40g di Cardo Santo in un litro di acqua. Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire quindi filtrate. Utilizzate il liquido filtrato per lavaggi, sciacqui e compresse secondo le indicazioni.
Il Cardo Santo può rappresentare anche un buon bagno tonico e rinfrescante: ideale dopo un’intensa e dura giornata di lavoro. Preparare un litro di decotto di Cardo per uso esterno, dopo dieci minuti, dall’inizio dell’ebollizione, togliere dal fuoco, aspettare 2-3 minuti quindi filtrare. Nel frattempo preparare l’acqua del bagno come di consueto, versarvi il decotto filtrato, mescolare bene e immergersi per venti minuti.
Il Cardo santo, grazie alle sue qualità tonico-digestive, trova un ampio utilizzo sia in campo alimentare sia nella preparazione di liquori e amari a base di erbe. È infatti un ingrediente essenziale di bevande alcoliche come il vermouth e di altri amari digestivi, i suoi gambi sono cucinati in vari modi: gratinati, in umido e fritti.
A proposito del suo nome, la leggenda narra che derivi dal fatto che cresceva spontaneo ai bordi delle tombe dei bambini.
Si raccomanda di non assumere dosi eccessive, perché possono provocare forti attacchi di vomito. Inoltre, dato il forte sapore amaro dei suoi preparati, se ne sconsiglia l’uso da parte di persone che soffrono d’infiammazioni intestinali e renali.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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