Descrizione
Il Capelvenere è una felce appartenente alla famiglia delle Polypodiaceae. Sono noti dai tempi più antichi i suoi effetti benefici sulle sindromi da raffreddamento e per riequilibrare il cuoio capelluto. E’ conosciuta anche come Barba di Giove; la pianta raggiunge al massimo un’altezza di 30 cm e le sue foglie sono verde chiaro a forma di ventaglio. Ha un profumo molto aromatico anche se il sapore è un po’ amaro.
La pianta è originaria dell’Europa meridionale ed è diffusa in Italia un po’ su tutta la penisola, particolarmente nelle zona submontane umide, vicino a corsi d’acqua e nei terreni calcarei a un’altezza massima di circa 1300 metri sul livello del mare.
Oggi viene coltivata soprattutto come pianta decorativa, ma fu il medico francese Lobelius, uno dei botanici più famosi del 1500 che per primo sperimentò su se stesso il capelvenere contro l’asma e la pertosse. Il nome probabilmente deriva dal fatto che il suo picciolo è così estremamente sottile da sembrare un capello. Il termine Adiantum invece deriva dal greco e significa “che non si bagna”, con riferimento al fatto che la pianta resta asciutta anche se viene immersa nell’acqua.
Il capelvenere ha le seguenti proprietà: bechica, emmenagoga, diuretica, balsamica ed emolliente. E’ molto usata quindi contro angina, tosse e bronchite. In cosmesi viene usata principalmente per preparati utili a rivitalizzare il cuoio capelluto e contro la caduta dei capelli, poiché agisce direttamente sui follicoli piliferi.
I principi attivi contenuti nella pianta, responsabili anche delle sue proprietà benefiche, sono: fenoli, quali l’adiantone, mucillaggini, triterpenoidi, tannini, esteri solforati dell’acido idrossicinnamico, gomme, zuccheri, olii essenziali e acidi alicicici.
La pianta rappresenta un valido aiuto per la digestione poiché potenzia la funzionalità del fegato. Si adopera molto per curare tosse, catarro, raffreddori, bronchiti, asma, raucedine e afonia. Ha anche una leggera azione diuretica.
Il suo contenuto di tannini la rendono utile contro le emorragie e per regolare la pressione sanguigna.
Meno nota, ma non meno importante la sua azione per ridurre lo stimolo di fumare e bere, tornando così molto utile per le dipendenze da alcool e sigarette.
A seconda dell’uso si può utilizzare come infuso, decotto, sciroppo, macerato o tintura madre. In questo senso le dosi e le proporzioni possono variare notevolmente.
Il capelvenere non presenta particolari controindicazioni, tuttavia, si sconsiglia l’uso durante la gravidanza e l’allattamento. Può produrre reazioni di ipersensibilità verso uno o più principi attivi contenuti nella droga.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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