La borsa pastore è una pianta che appartiene alla famiglia delle brassicaceae e si riconosce facilmente per i caratteristici fiori a forma di cuore.
E’ una pianta a riproduzione biennale con le gemme posizionate sul terreno. La radice è fittonante, scarsamente ramosa e legnosa, dal caratteristico odore di zolfo. Il fusto è esile ma eretto, ramificato e raggiunge un’altezza massima di circa mezzo metro. Le foglie non hanno una forma molto ben definita mentre i fiori sono piccoli grappoli terminali, ermafroditi, tetrameri, dialipetali e attinomorfi.
I frutti sono peduncolati e lunghi fino a 2 cm e contengono diversi semi oblunghi color marrone chiaro. Quando i semi sono umidi si ricoprono di una sostanza vischiosa che riesce a catturare piccoli insetti. Alcuni ritengono infatti che questa pianta sia proto-carnivora.
L’origine della pianta è sicuramente mediterranea, ma oggi è diffusa praticamente su tutto il globo terrestre ad altezza massima di 2500 metri sul livello del mare.
La borsa pastore ha le seguenti proprietà: antiemorragica, emostatica e astringente. Agisce come astringente sull’apparato genitale femminile e viene usata in caso di flusso troppo abbondante o doloroso. La medicina tradizionale la usa per la cura della diarrea, delle varici e delle emorroidi. Il fusto opportunamente trattato torna utile contro le infezioni della pelle.
Essendo una pianta completamente commestibile, le foglie vengono spesso usate come insalata, le cui proprietà contro l’ipertensione ne fanno un uso particolare in minestre o erette per le minestre. In alcuni mercati della Cina e dell’America settentrionale è una pianta commerciale dai cui semi si ricava un olio commestibile.
Si consiglia di mettere a bollire l’acqua e, quando compaiono le bollicine, allora si versa il prodotto nella pentola e si lascia bollire per almeno 5 minuti. In seguito si lascia raffreddare e infine si tolgono le foglie prima di bere.
Consultare sempre il proprio medico prima di assumere il prodotto per fini terapeutici.
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