Guida per principianti per gustare il tè pu-erh

Ho molti clienti a cui piace il pu-erh ma riconosco che i tè fermentati possono intimorire chi non li ha mai assaggiati o chi si avvicina per le prime volte a questi fantastici tè.

Nel corso degli anni ho imparato alcuni semplici trucchi che hanno contribuito a migliorare le mie esperienze di consumo del tè pu-erh. Ed è per questo che ho deciso di mettere a disposizione di tutti la mia esperienza per godere al meglio questo infuso.

Per molti anni non ho posseduto un coltello da pu-erh e man mano mi son reso conto che il normale coltello da cucina o altri sistemi meno ortodossi erano poco delicati nei confronti delle foglie che, se rotte malamente, rilasciano un gusto un po’ più amaro.

Ciò succede in particolar modo con il pu-erh sheng che è più “permaloso” in questo senso. Consiglio quindi vivamente di usare un coltello pu-erh o al massimo un tagliacarte che pur non arrivando alla perfezione del coltello da pu-erh si avvicina più di qualsiasi altro coltello.

Non ho mai veramente goduto a fondo del gusto del pu-erh fino a quando ho iniziato a utilizzare un gaiwan e delle teiere di piccole dimensioni. In parte perché è davvero difficile misurare i cucchiaini di tè compresso. Ho sempre finito per usare troppo tè o non abbastanza. Lo stile gongfu di preparazione del tè di solito richiede di pesare il tè. Questo è un modo più accurato e molto più facile di misurare il tè.

Io uso circa 8 grammi di foglie quando uso un gaiwan o una teiera d’argilla. In un primo momento, potrebbe sembrare una quantità scarsa ma quando le foglie si bagnano si espandono molto di più. Quando non ho la possibilità di pesare le foglie, preferisco usare il pu-erh tuo cha che è progettato proprio per le dosi individuali ed è molto pratico.

Per tutti gli altri tè ho sempre usato un filtro infusore in metallo e una teiera o direttamente la tazza. Anche se non c’è nulla di intrinsecamente sbagliato in questo, trovo che il pu-erh vada trattato diversamente, soprattutto se non si è abituati al suo gusto particolare e unico. I gaiwan e le teiere più piccole dimensioni danno molto più controllo sul gusto finale.

Per l’infusione il discorso è un po’ più complesso. In genere più lunga è l’infusione, più tannini vengono rilasciati dalle foglie. I tannini sono polifenoli che causano un sapore via via più amaro. È la stessa sostanza che provoca quell’effetto astringente nel vino rosso. Se ritieni che lo sheng pu-erh sia troppo sgradevole, ti consiglio di provare infusioni più brevi. Una volta che ci si abitua al suo sapore allora si può procedere a infusioni sempre più lunghe, fino al punto in cui ci soddisfa senza arrivare a essere troppo amaro.

Sono stato un bevitore seriale di tè per molto tempo, ma il pu-erh è stata la mia ultima frontiera. Ero convinto che il pu-erh non mi piacesse e ho dovuto cambiare idea solo quando ho incontrato un fornitore di eccellenti varietà di pu-erh che mi ha fatto cambiare idea. E’ stato lui stesso a inviarmi i suoi campioni, quando gli ho detto che il pu-erh non era tra i miei tè preferiti e in effetti ho dovuto ricredermi. Mi sono reso conto che molti dei precedenti assaggi erano di qualità discutibile e non rappresentativi della categoria. Qualche shu che sapeva di pesce o lo sheng ammuffito e mal conservato hanno suscitato la stessa reazione in molti bevitori di pu-erh. Non consiglio di comprare tè a caso finché non sapete cosa state comprando.

Ci sono tante aziende che possono aiutarvi a scoprire il mondo del tè fermentato. Non abbiate paura di fare domande e fare acquisti prima di trarre le vostre conclusioni. Ordinate una piccolissima quantità e assaggiate piuttosto che acquistare grandi partite di prodotto che magari non vi soddisfano pienamente. 

Una volta che si inizia a scavare nel mondo del pu-erh, vi renderete conto che è meravigliosamente complesso. Ci sono differenze da esplorare nei tè di ogni villaggio e zona di produzione. Io ho una predilezione per la dolce morbidezza dello sheng, mentre altri amano la leggendaria amarezza del Lao Man. Una delle chiavi per godersi il pu-erh è trovare le regioni che più si avvicinano ai propri gusti.

Ora bevo regolarmente sia il puerh crudo che quello cotto, preferisco di gran lunga il carattere luminoso e vegetale dello sheng. A te potrebbe invece piacere il gusto terroso dello shou. Provali entrambi prima di escludere completamente uno dei due.

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