Queen’s ware, ovvero la teiera della Regina

La Queen’s ware, ovvero la teiera della Regina è un’invenzione relativamente moderna. Risale infatti al 1765, quando Josiah Wedgwood riesce a diventare Potter di sua maestà. Ma andiamo per gradi e vediamo lo strano percorso del tè che passa dalla tazza alla teiera.

All’inizio infatti non esistevano le teiere. Nella Cina del 1100 il tè viene infuso direttamente in pesanti ciotole blu e bianche oppure marroni. La teiera fa la sua comparsa in Cina solo dopo il 1500 e si diffonde rapidamente anche in Giappone. Ma in Europa arriva soltanto cento anni più tardi, grazie alla compagnia Olandese delle Indie Orientali.

In Europa prima del 1600 il tè si infonde in boccali di peltro. Questa usanza deriva dal sospetto che l’eccessivo calore possa rompere la porcellana.

Josiah Wedgwood nasce nel 1730 nello Staffordshire ed è l’ultimo di 12 figli nonché vasaio già da almeno due generazioni. Wedgwood è giustamente celebrato come innovatore e pioniere nel campo della ceramica. In realtà è il bisnonno di Josiah che inizia l’attività di ceramista presso il Churchyard Works nel 1656. Josiah quindi nasce sì in una famiglia di vasai, ma è lui e sua moglie Sarah che di fatto stabiliscono la dinastia dei Wedgwood.

Josiah Wedgwood resta ancora oggi il padre indiscusso dei vasai inglesi e una delle personalità più influenti del pianeta. I suoi discendenti diretti sono ancora oggi coinvolti nella fabbrica che porta il suo nome.

Sfortuna vuole che il padre muoia quando Josiah ha 9 anni e rinuncia agli studi per portare avanti l’azienda di famiglia. Due anni dopo contrae il vaiolo e l’infezione al ginocchio gli impedirà di utilizzare la ruota a pedale con la quale si dà forma alle ceramiche. Da questo momento il ragazzo si concentra sul perfezionamento e la commercializzazione dei suoi prodotti.

Diventa un vasaio affermato dal 1759, quando si trasferisce nella nuova sede della sua azienda e perfeziona la “Queen’s of ware” che gli varrà il titolo di “Potter di sua Maestà”. Josiah sposa Sarah (una sua lontana cugina) nel 1764.

Wedgwood nasce proprio quando l’industria della ceramica sta cambiando radicalmente. Dobbiamo riconoscergli che il progresso della ceramica del XVIII secolo non sarebbe stato possibile senza di lui.

La sperimentazione e l’innovazione fanno parte della filosofia di lavoro di Wedgwood, e questo è evidente nel suo sviluppo sistematico della Queen’s Ware. Le conoscenze scientifiche di Josiah sono progressive con esperimenti con nuovi corpi e smalti. Gli vengono inviati campioni da tutto il mondo che lui analizza nell’intimità del suo laboratorio.

Nel 1750 ci sono circa 130 fabbriche di ceramica nel North Staffordshire, la maggior parte delle quali produce prodotti come il gres, la ceramica smaltata nera e la ceramica rossa. Molti si spostano verso la produzione del nuovo gres color crema, che era simile per composizione chimica al gres precedente. L’innovazione di Josiah Wedgwood consiste nel trasformare questo corpo di terracotta in un materiale ceramico altamente raffinato.

Il Dr. Aiken lo descrive come una specie di ceramica di un corpo solido e durevole e ricoperto da uno smalto ricco e brillante e che sopporta senza danni le improvvise vicissitudini del caldo e del freddo.

Questo nuovo materiale ha il vantaggio di essere resistente, a buon mercato e facilmente trasportabile. Il perfezionamento della nuova terracotta color crema richiede una considerevole quantità di tempo e pazienza, finché alla fine Josiah scrive nel suo libro degli esperimenti: A Good white Glaze.

Nel corso del 1700 il creamware diventa più raffinato, tecnicamente perfetto ed esteticamente eccellente, fino a raggiungere il suo apice con una forma fine, un corpo sottile, uno smalto chiaro e brillante che forma uno sfondo perfetto per gli smaltatori. Il Creamware è uno dei corpi ceramici più versatili e longevi, perfetto per il suo e usato per tutto, da vasi elaborati e ornamentali a umili oggetti.

Gli stessi raffinati articoli adornano le tavole di Spagna, Portogallo e Italia, e forniscono i carichi delle navi per le Indie orientali, le Indie occidentali e l’America.

Così, l’innovativa terracotta color crema di Wedgwood prende ufficialmente il nome di  Queen’s Ware dopo il completamento con successo della sua prima commissione per la regina Charlotte, nell’estate del 1765. Con la consegna di “A complete set of tea things” che include una dozzina di tazze per il caffè, sei cestini e supporti per la frutta, sei vasi per la conservazione dei meloni e sei candelabri a mano, Josiah viene autorizzato a intitolare la sua terracotta color crema “Queen’s Ware”. 

Il 9 giugno 1766, un articolo sull’Aris Birmingham Gazette, annuncia che “Il signor Josiah Wedgwood, di Burslem, ha l’onore di essere nominato “Potter di Sua Maestà”.

Da quel momento in poi la notorietà di Wedgwood cresce esponenzialmente fino ai nostri giorni. Le sue ceramiche sono di una fattura estrema e un prezzo non proprio economico.

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