Il tè per combattere il Coronavirus

Le catechine contenute nel tè possono legarsi in modo diverso alla sostanza chimica presente nei virus che rompe la difesa delle pareti cellulari e potrebbero superare le note mutazioni virali legate alla resistenza ai farmaci.

In altri termini: le sostanze benefiche del tè possono neutralizzare il virus e non hanno il difetto della resistenza ai farmaci. Questo vuol dire che si hanno maggiori possibilità di non essere infettati se si ha una buona abitudine a bere del tè e ovviamente se si sono prese tutte le misure precauzionali necessarie. 

Il coronavirus, come qualsiasi altro virus che causa raffreddori, bronchiti, SARS, MERS, e ora questa polmonite da Coronavirus, quando si attacca a una cellula, inganna la parete cellulare di difesa per entrare. Una volta che la parete cellulare è aperta, il virus rilascia all’interno della cellula il suo RNA. una volta che questo RNA è stato riprogrammato dal virus , la normale funzione della cellula viene modificata dalla nuova programmazione diretta dall’informazione genetica del virus. Questo trasforma così la cellula in una incubatrice del virus. Un singolo virus può sfornare milioni di copie di se stesso in una cellula umana e queste nuove cellule possono ora andare a riprogrammare altre cellule.

Quando si tratta del comune virus da raffreddore, la vittima può avere un mal di gola, una febbre, o se è piuttosto vulnerabile, sviluppare ulteriori complicazioni. Alcune persone rimangono bloccate a letto per qualche giorno ma poi si riprendono. La maggior parte delle volte la difesa dell’organismo riconosce il virus e lo distrugge prima che faccia ulteriori danni. Solo alcune persone sviluppano sintomi più gravi.

Nel caso del Coronavirus tuttavia, il virus si replica in modo piuttosto impercettibile perché è un nuovo tipo di invasore che il corpo umano non ha ancora imparato a riconoscere. Ha un modo per nascondere i suoi segnali biologici in modo che le cellule riprogrammate non siano viste dal sistema immunitario come corpi estranei. Così il virus cresce e si insinua negli organi vitali del corpo, come i polmoni. Quando compaiono i sintomi come febbre, tosse o mancanza di respiro, la diffusione del virus ha già fatto danni molto gravi.

Coloro che hanno sintomi gravi possono avere problemi di salute cronici anche dopo essere guariti. I medici di tutto il mondo stanno raccogliendo dati affidabili per capire la proporzione di quanti potrebbero sviluppare tale condizione se infettati, ma poiché questa malattia è nuova, e i dati che provengono dalla Cina (dove si sono verificati il maggior numero di casi) sono piuttosto inaffidabili,  devono essere studiate nuove statistiche dei casi di tutto il mondo. Il direttore del Centro di Malattie Infettive dell’Università di Hong Kong ha detto che questo numero potrebbe essere anche il 20%.

Questo nuovo virus quindi non è da considerarsi propriamente un’influenza comune.

Poiché tali infezioni influenzali e i comuni raffreddori si diffondono facilmente attraverso le goccioline della nostra saliva e con il contatto, si raccomandano misure di prevenzione, come il lavaggio delle mani e le mascherine, ecc. che servono a proteggere noi stessi e gli altri.

Il meccanismo di difesa del corpo non è ancora educato a difendersi da questo nuovo virus, deve ancora riconoscerlo come una minaccia. Aiuti esterni possono essere proprio il tè.

Si è scoperto che i polifenoli del tè sono in grado di inibire il coronavirus dall’entrare nella parete cellulare umana. Quando un virus non può riprodursi usando le nostre cellule, non può infliggere danni.

I produttori di Chaozhou hanno comunicato in diverse occasioni ai giornalisti cinesi che nelle comunità di bevitori di tè gongfu della loro regione non ci sono stati casi. Se si controlla il dato ufficiale cinese (ammesso che significhi qualcosa), i casi segnalati per la zona sono visibilmente molto più bassi delle contee circostanti (come per esempio la provincia di Guangdong).

A parte questa conclusione soggettiva, un buon numero di studi scientifici ha dimostrato che i polifenoli del tè, come le catechine e le teoflavine, sono efficaci nel difendere le cellule umane dai virus delle malattie respiratorie fermandoli prima che essi possano entrare nella parete cellulare. Lo fanno attaccandosi alle piccole proteine come le sporgenze del coronavirus per bloccare la loro fusione con la parete cellulare. Così se il virus non può entrare, non può rilasciare il suo RNA nella cellula e quando questo percorso è bloccato, siamo al sicuro.

Portando la ricerca oltre le prove con i topi di laboratorio, alcuni scienziati hanno studiato come le persone reali ridurrebbero le possibilità di infezione da influenza usando il tè verde.

In uno di questi studi, si è scoperto che tra un gruppo di 2050 bambini delle scuole elementari in Giappone, coloro che bevono più di 3 tazze di tè verde al giorno possono avere oltre 3 volte meno probabilità di contrarre un virus rispetto a coloro che bevono meno di una tazza al giorno. In alcuni altri studi, si è scoperto che anche i gargarismi con il tè verde possono ridurre la probabilità del 50%.

Anche se non sono stati condotti studi specifici su come il tè può essere efficace nella difesa contro il Coronavirus in particolare, dal momento che il meccanismo di difesa di queste sostanze del tè non richiede al corpo di riconoscere il virus, e la struttura di base dei virus è fondamentalmente simile, allora è probabile che questi polifenoli funzionino allo stesso modo.

Tuttavia, a differenza degli studi per trovare un nuovo farmaco, dimostrare che bere il tè può aiutare a proteggere contro queste malattie infettive non porta grandi introiti a qualsiasi società farmaceutica, e con un budget disponibile ridotto, tali ricerche sono poche e lontane tra loro.

La scienza è giovane e ha bisogno di tempo per crescere. Il pericolo di contrarre una nuova forma mortale di polmonite non è lontano. Nessuno può essere invincibile, ma chiunque può sicuramente bere qualche tazza di buon tè ogni giorno, acquisire una dieta migliore, uno stile di vita più sano e usare un po’ di buon senso nella precauzione epidemica.

Quindi bevete il vostro tè. Lavatevi le mani. Evitate la folla. Indossate le mascherine ogni volta che ci sono altre persone in giro. Rimanete in salute. Siate felici.

Fonti:

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https://www.researchgate.net/publication/51562235_Green_Tea_Consumption_Is_Inversely_Associated_with_the_Incidence_of_Influenza_Infection_among_Schoolchildren_in_a_Tea_Plantation_Area_of_Japan

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5759362/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26315600/

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